Tassametro a GPS? Non è meglio la benzina a 10 Euro al litro?

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La dipendenza da carburanti per autotrazione inquinanti e non rinnovabili provoca seri problemi politici. Le strade sono sempre più intasate dalle auto, allargarle serve solo ad aumentare gli ingorghi e il traffico provoca danni paragonati a quelli del fumo. Come si risolve seriamente e in maniera equa un problema del genere?

Ogni tanto qualcuno si alza e risponde: facciamo pagare a ogni automobilista una tassa proporzionale a quanti chilometri guida, dove e quando! A febbraio 2010 l’hanno detto gli “Europarlamentari under 19”. Oggi (agosto 2011) ci stanno provando gli Olandesi e se ne parla da tempo in varie altre nazioni.

L’idea di base è sempre la stessa: sostituire il bollo con una specie di tassametro obbligatorio in ogni macchina. Questo aggeggio, sostanzialmente un rilevatore GPS connesso a Internet via radio o rete cellulare, comunicherebbe in tempo reale a un computer centrale quanti chilometri state facendo e dove, per farvi pagare un “pedaggio al chilometro, differenziato a seconda dell’orario in cui si viaggia e della zona urbana” e secondo alcuni anche in base al modello di auto. Insomma, più muovi la macchina (cioè più contribuisci al traffico e all’inquinamento) più paghi.

Il problema di fondo è innegabile, ma secondo me questa particolare soluzione, in qualunque forma, è esageratamente complicata, potenzialmente pericolosa e in fondo inutile:

  • che succede se il tassametro-GPS viene rubato o si guasta? Che dovrei fare, fermarmi finché non sono riuscito a sostituirlo?

  • come si fa a essere sicuri che nessuno “trucchi” il proprio tassametro?

  • perché tutti i movimenti in auto di tutti i cittadini dovrebbero finire in un unico database, senza nessuna reale garanzia che verranno usati solo per calcolare i pedaggi?

  • chi paga tutta l’infrastruttura che andrebbe messa in piedi per mettere in pratica l’idea? Costruire decine di milioni di tassametri, installarli, mantenerli in efficienza…

Qual è il vero problema che si vuole risolvere? Il fatto che più si usa un’automobile, più si consumano (anche se andasse ad aria!) risorse comuni limitate e MAI rinnovabili tipo il tempo degli altri (*), infrastrutture, spazio, salute pubblica, e quindi bisogna che ognuno paghi in proporzione al suo consumo effettivo di tutte queste cose?

Beh, se il problema è questo forse c’è un altro modo per risolverlo. Un modo che non sarebbe, forse, preciso e imparziale quanto i tassametri a GPS, ma non presenta alcun problema di privacy ed è molto, molto più rapido, semplice e meno costoso da realizzare di quelli. Si vuole che ogni automobilista “paghi in proporzione al suo consumo effettivo di tutte le risorse comuni limitate e MAI rinnovabili”? Per riuscirci, o perlomeno per andarci molto vicino subito e con pochissima fatica, basta aumentare il prezzo di tutti i carburanti per autotrazione a 10 Euro al litro. Un sistema del genere:

  • non ha nessun bisogno di sorvegliare tutti a distanza o di spendere soldi per l’infrastruttura che dovrebbe farlo. L’infrastruttura già esiste, basta alzare i prezzi ai distributori

  • sarebbe equo e promotore della sicurezza stradale almeno quanto l’altro:

    • a parità di km percorsi, le auto più grosse (cioè quelle più pesanti, che hanno richiesto più energia e materie prime in produzione e che occupano più spazio) pagano più di quelle piccole

    • chi guida a forte velocità, cioè in maniera più rischiosa, paga di più. Sempre e subito, non solo quando lo becca l’autovelox

  • sarebbe molto meno soggetto a frodi: (far) taroccare una scatoletta elettronica una tantum è molto più semplice che mettere in piedi e usare regolarmente un mercato nero di carburante

  • farebbe sparire il traffico, stimolando moltissimo l’uso dei mezzi pubblici, del car-sharing e del telelavoro

  • (forse) farebbe rimanere i soldi sul territorio. Se compro un qualsiasi carburante ad un distributore stimolo subito l’economia di quella zona, che poi è la stessa che sto affliggendo con l’automobile. Poco, certo, ma comunque molto di più che pagando una bolletta mensile a un qualche fantomatico ente centrale.

Alle tre obiezioni più comuni contro tutte e due queste proposte ho già risposto in un’altra pagina. Qui mi fermo notando che, se dobbiamo comunque abituarci a vivere con EROI energetici ridotti ai minimi termini, forse i carburanti a 10 Euro al litro sono il modo meno doloroso per arrivarci (relativamente ai trasporti). E forse potrebbe essere interessante proporre una campagna nazionale per portare tutti i carburanti a quel prezzo, se non altro per costringere tutti a ragionare su un problema che è di tutti.

(*) mi riferisco a tutte quelle persone che prendono l’auto anche quando potrebbero benissimo farne a meno, rallentando così anche chi ha davvero bisogno di spostarsi in auto proprio in quel momento!

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