La libertà di non comprare. Anche per i bambini

Da anni ho la sensazione che, nei paesi industrializzati, una delle libertà più vere e importanti che si hanno davvero (a volte mi chiedo se certe volte non sia addirittura l'unica che rimane) sia quella di NON comprare e NON consumare prodotti o energia superflui. Volevo scrivere qualcosa in proposito, e forse un giorno lo farò comunque, ma per ora qualcun altro mi ha risparmiato la fatica.

Beatrice è una ragazza italiana, sposata da tre anni e mamma da pochi mesi. Tempo fa abbiamo iniziato a discutere di inquinamento e consumi responsabili. La scorsa settimana mi ha scritto l’email che segue, che pubblico qui col suo permesso senza cambiare nulla. Beatrice spiega molto bene proprio quel mio pensiero (ma senza che glielo avessi chiesto) e poi da' anche diversi consigli pratici e informazioni molto utili a chi ha voglia di evitare sprechi in casa, con o senza un bambino in arrivo.

Beatrice: ti scrivo per fare un resoconto di ciò che ho imparato in questi mesi e per sfogarmi un po'… Dunque, per quanto riguarda “l’ecosostenibilità”, mi sono data un paio di regole da cui parto per fare le mie scelte.

1. Non bisogna “stare attenti ai consumi”: bisogna “consumare il meno possibile”

Faccio un esempio banale: non è che non devo più fare attenzione a spegnere le luci quando non sono più in quella camera solo perchè ho messo le lampadine a risparmio energetico. Questo modo di pensare è da trasportare in tutto: dal convincermi a non comprare l’ennesimo cellulare ultima generazione, ma accontentarmi del mio che anche se non è nuovo funziona ancora; a cose meno evidenti come non tenere il rubinetto costantemente aperto solo perchè mentre sto pulendo una certa cosa ogni tanto uso l’acqua per sciacquare 5 secondi la spugna.

Dico questo anche perché siamo in un periodo fuorviante: ecosostenibilità è diventata una parola per riempirsi la bocca, per catturare l’attenzione, è scritta ovunque. Prefissi come “eco”, “bio”, “natura” sono spuntati davanti a tanti nuovi prodotti di quest’anno e la maggior parte non sono per niente ecologici. Vedi i detersivi con le “ecodosi”: non sono per niente biodegradabili e, per la dose, anche prima usando un misurino si poteva usare la dose consigliata, e, meglio o peggio secondo gli usi, regolarla a proprio piacere. Questo vale per creme, profumi… tutto.

2. USARE IL MENO POSSIBILE QUALSIASI COSA SIA “USA E GETTA”

Basta iniziare ad abolire gli USA E GETTA che si usano nel quotidiano e sostituirli con qualcosa di riutilizzabile: i fazzoletti di carta sono l’esempio dell’usa e getta strausato e sprecato.

Per quanto riguarda la mia “evoluzione”, ho smesso con lo scervellarmi. Per controllare se i prodotti che voglio comprare sono veramente biodegradabili guardo due pagine Web, una per i cosmetici e una per detersivi e prodotti per la casa dove trovo direttamente i codici INCI (1) dei prodotti, già catalogati sulla base del biodizionario e di altri commenti. Mi trovo bene. Per la parte “bimbo”…

I primi due punti continuano a valere quando arrivano bambini!

Per la parte “bimbo” noi sprechiamo il meno possibile. Sono gli altri (parenti e amici) che “si appagano” spendendo soldi in cose inutili. Io sono diventata abbastanza intollerante ma non cattiva: si vede che sono contentissimi a farti i regali che vogliono loro. Capisco anche che è una prerogativa del regalo: IO ti faccio il regalo, IO sono libero di sceglierlo; però, non guardano affatto le esigenze, i gusti,.. tutti sanno che mi sto impegnando nella sostenibilità, ma regalano mille vestiti che non gli metterò mai. Ho 5 giochini da mordere per i denti, 4 piatti riscalda pappa e set di posate, 2 macchinine per camminare (io allatto ancora e basta e il bambino nemmeno gattona). Insomma, uno spreco. Mai un pacco di pannolini o salviette biodegradabili o che. Poi ti dicono che è solo un pensiero…che io non apprezzo e che non so dove mettermi, ma posso dirlo perchè sarei scortese.. L’unica è che noi non compriamo niente e tanti giochi li abbiamo lasciati impacchettati per poi “riciclarli” !!!!!!!

Beh, questo era un piccolo sfogo…

Commento di Marco

Io ho attraversato la fase in cui si trova oggi Beatrice pochi anni prima di lei. Posso quindi confermare per esperienza diretta ai futuri genitori, e (soprattutto?) a futuri zii e nonni che “non spendendo soldi in cose inutili per bambini” si risparmia parecchio senza provocare alcun trauma ai bambini stessi. Anzi! Quando ripensiamo a quei primi anni uno dei pensieri più frequenti è “Mamma mia, quanti soldi abbiamo sprecato (sia noi che i nostri parenti) in gadget per neonati, da scaldapappa a vestiti e giocattoli che non erano davvero necessari!” Soprattutto perché non è solo un fatto di soldi o inquinamento. Quando bambini e genitori non sono sommersi fino alle orecchie da oggetti che non servono o fanno più di quel che è necessario, campano tutti meno stressati. Se non altro perché si sprecano meno tempo e fatica per usare, lavare e rimettere in ordine montagne di roba.

(1) Marco: il codice INCI è l’elenco degli ingredienti dei cosmetici. Per saperne di più, leggete qui e qui.