Se vuoi salvare gli alberi, non usare .WWF, questo è il vero formato verde!
Il Fondo Mondiale per la Natura (WWF) ha recentemente lanciato un nuovo formato di file “verde”, chiamato appunto .WWF. è un formato verde perché non può essere stampato e quindi salva gli alberi, stimolando le persone a ridurre il loro consumo di carta alla stampante.
In realtà il formato “verde” .WWF, che poi in sostanza non è altro che un PDF con la funzione di di stampa disabilitata, è un’idea infelice per due ragioni. Prima di tutto, avere troppi formati di file è sbagliato in generale. Secondo, il WWF ha annunciato supporto del nuovo formato “verde” soltanto per i due sistemi operativi più inquinanti. Entrambe queste ragioni sono spiegate in dettaglio in un altro articolo.
Lunga vita all’unico, vero formato verde!
Anche ignorando quei due problemi, il formato .WWF è inutile. Ce n’è già un altro che si può usare nello stesso identico modo. Ed è meglio del .WWF perchè è altrettanto “non stampabile” (e quindi verde) ma a differenza del primo funziona già su tutte le versioni di tutti i sistemi operativi, senza installare nulla. Se non volete che la gente sprechi carta stampando i documenti che gli spedite… zippateli, cioè convertiteli al formato compresso .ZIP, e…mirate! Nessuno riuscirà più a stamparli! :-)
Insomma, se .WWF è un formato di file verde “perché si può vedere ma non si può stampare” allora un file .ZIP che è altrettanto usabile (basta unzipparlo) e altrettanto non stampabile (… vedi parentesi precedente) è anche altrettanto verde! No?
Prima, l’educazione informatica
A questo punto, dobbiamo però riconoscere un grosso merito del formato .WWF. Quel che è giusto è giusto. C’era un punto a cui dovremmo essere già tutti arrivati da un sacco di tempo e il formato .WWF ha dato a tutti una bella spinta in quella direzione. Il suo annuncio ha fatto un lavoro eccellente (essendo pubblico, come le reazioni) per distinguere chi non ha capito affatto cosa sono veramente il software e i formati dei file da chi invece ha un’idea di cosa succede, anche all’ambiente, quando “Salva con nome” in qualsiasi formato (di nuovo: leggete i link contenuti nell’altro articolo per capire l’enorme impatto ecologico dei formati dei file).
Tutti quelli che su Facebook, Twitter o qualsiasi altro posto hanno risposto all’annuncio con qualche variante di “hey, fichissimo, grazie! Proprio una bella idea, ci voleva!” appartengono alla prima categoria. Intendiamoci: con questo non voglio affatto insultare o ridicolizzare gli utenti comuni di computer! Per loro è effettivamente difficile, nella società moderna, trovare le (facili) informazioni con cui potrebbero capire come e perchè “idee” come questa non stanno in piedi. Certo, se poi fra chi ha reagito così ci trovi anche dei “guru” del Web e dell’Informatica è tutto un altro discorso.
Dai, parliamone seriamente
Prego tutti i lettori di rendersi conto che il WWF ha ragione ad attaccare lo spreco di carta causato da stampe inutili! Io non li biasimo certo per quello, anzi sono con loro: le stampe inutili non vanno bene, pensateci almeno due volte prima di stampare! Poi, quando proprio dovete stampare o inviare a qualcuno documenti che verranno stampati, provate anche queste strade:
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usate soltanto carta e inchiostro riciclati o prodotti rispettando l’ambiente (basta una ricerca su Internet per trovarne a bizzeffe)
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usate font che consumano meno inchiostro come Ecofont o Century Gothic
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aggiungete a ogni pagina dei documenti un mini logo tipo “Sii verde, non stampare”, che potrebbe essere un deterrente molto più efficace di una semplice frase
L’ultima opzione potrebbe anche essere un buon modo per il WWF di riciclare il logo e altri sforzi fatti finora in questa campagna. Il fine è nobile, è solo la prima versione che è controproducente.
Importante: questo non c’entra assolutamente niente con il WWF, ma lo scrivo qui perchè sempre di carta sprecata si tratta. A quanto pare, c’era un’altra campagna contro un altro spreco di carta tutto italiano e molto grave che è stata chiusa d’autorità ma, pare, senza giustificati motivi. Leggete e poi protestate come ritenete più opportuno, grazie.
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