Ogni giorno dovrebbe essere un 10/10/10 (ma l'Italia dov'è?)

Il 10 ottobre del 2010 (10/10/10) è il giorno scelto per una festa su scala globale a cui nessuno dovrebbe mancare:

"Dove? Ovunque tu viva. Il punto è fare qualcosa che aiuterà la tua città o comunità locale a combattere il riscaldamento globale. Abbiamo chiamato questo giorno "Global Work Party" perchè si tratta sia di lavorare (work) che di fare festa (party), facendo qualcosa di piacevole insieme. In Nuova Zelanda c'è chi proverà ad aggiustare più biciclette possibile, alle Maldive monteranno pannelli solari sull'ufficio del Presidente, in Uganda pianteranno migliaia d'alberi e in Bolivia costruiranno fornelli solari... è ora di mostrare ai politici di tutto il mondo che abbiamo già tutti gli strumenti che occorrono per fronteggiare seriamente i cambiamenti climatici."

La ragione per cui questa è una cosa importante e “ogni giorno dovrebbe essere un 10/10/10” è spiegata sul sito dell’iniziativa che ha ispirato nome e data del Global Work Party: 10:10 è una campagna globale per ridurre le emissioni di anidride carbonica del 10% l’anno a partire dal 2010.

Per me questo approccio è vincente perché, a differenza di altre iniziative ambientaliste, è adottabile subito da tutti. Solo i (relativamente) ricchi, o comunque solo le persone con situazioni familiari e professionali molto particolari potrebbero iniziare subito a vivere senza inquinare: sapete, quelle cose tipo farsi un’auto elettrica, che a parte il costo è utilizzabile solo se hai il garage privato con la presa elettrica, oppure comprare il casale da ristrutturare in Toscane per poi viverci di pannelli solari e del cibo che coltivereste biologicamente nei campi venduti insieme al casale…

Intendiamoci, non ho nulla contro chi lo fa, ma è evidente che moltissime persone non possono proprio permetterselo, no? Per non parlare del fatto che anche se avessimo tutti i soldi per comprare il casale in Toscana eccetera… se tutti facessimo così, in parecchie parti d’Italia dovremmo vivere in zone ad alto rischio idrogeologico o semplicemente distruggere quel poco di natura rimasta ancora intatta, che invece andrebbe protetta come si deve.

il “metodo 10:10 invece, è grandioso perché:

  • non ha nessuno di quei problemi. Ridurre il proprio impatto ambientale solamente del 10% è davvero possibile senza essere ricchi o stravolgere completamente il proprio stile di vita (sul sito ci sono parecchi consigli pratici per farlo). Per dire, fare davvero attenzione agli imballaggi e al Natale sarebbe già da solo un bel passo avanti!
  • a differenza di auto elettriche o case a impatto zero, non costa niente o quasi, in parecchi casi fa anche risparmiare subito qualche euro e in tanti altri (tipo aiutare a piantare alberi nei parchi pubblici) può essere anche rilassante e divertente
  • è molto più facile convincere altre persone a fare qualcosa per l’ambiente. Chiedere ad amici che magari fanno fatica ad arrivare a fine mese di comprarsi i pannelli solari potrebbe sembrare una presa in giro, aiutarli a scoprire dove fare la spesa a chilometri zero, unirsi a un G.A.S. o trovare detersivi alla spina senza spendere di più è tutto un altro discorso
  • può fare la differenza! Solo pochissime persone potrebbero davvero iniziare oggi a vivere a impatto zero, senza inquinare affatto. Anche se lo facessero tutti subito, probabilmente su scala globale non farebbero alcuna differenza apprezzabile, almeno nel breve termine. Mentre se tutte le centinaia di milioni di persone che potrebbero iniziare ora a ridurre il loro impatto ambientale del 5/10% lo facessero ora, avremmo subito un enorme miglioramento della situazione.

In pratica poi è chiaro che quanto ho scritto succederebbe davvero soltanto se tutti quei cambiamenti, per quanto piccoli, fossero duraturi. Rinunciare alla macchina per un giorno solo è quasi inutile, impegnarsi davvero a usarla meno di quanto avete fatto finora è una cosa meravigliosa. Anche se fosse soltanto il 5 o 10% in meno. Perciò, per favore, fate in modo che d’ora in poi ogni vostro giorno sia un 10/10/10. Anche perchè…

Ma l’Italia dov’è?

L’Italia sembra quasi completamente assente da questa particolare battaglia. Pare che solo Terra News ne abbia parlato segnalando proprio il problema che “In Italia le azioni registrate sono scarse e poco incisive." E in effetti sui link che ho citato qui sopra non si trova praticamente nulla in italiano o relativo all’Italia. Possibile che le iniziative italiane di questo tipo siano davvero solo quelle segnalate da Terra News?? Fatemi sapere!

P.S.: per la cronaca, una delle mie azioni 10/10/10 personali sarà sostituire l’auto di famiglia (quando tirerà le cuoia, ma ci siamo vicini…) con l’auto più piccola che potremo permetterci. Perché? Perché oltre a tutte le ragioni per farlo della campagna 10:10 in Italia semplicemente non c’è più spazio per le auto. Anche se andassero tutte ad aria.