Certificati di malattia online? Certo, basta che poi li consegniate a mano...
A partire da luglio 2010 i certificati di malattia dovranno essere inviati all’amministrazione di competenza solo per via telematica. Secondo il ministro Brunetta, il risparmio annuo a regime sarebbe di 100 milioni di fogli e circa 500 milioni di euro. Grandioso! Di questi tempi, qualsiasi cosa permetta di fornire gli stessi servizi sprecando meno tempo e soldi in mere procedure burocratiche è benvenuta. Qualche giorno fa ho scoperto però
che un medico ha perso 25 minuti per compilare online un certificato e stamparlo. Una cosa ridicola, certo, ma potrebbe essere anche un caso isolato. Se anche non lo fosse, potrebbe anche essere un problema facilissimo da risolvere, spostando il sito su un server più potente e/o con connessione Internet più veloce.
Nulla di serio, insomma. In effetti, la cosa che mi ha disturbato maggiormente nel video era veder perdere tutto quel tempo per stampare il certificato: perché farlo, a meno di non voler liberamente dare una rassicurante ricevuta al paziente che preferisce il “pezzo di carta” a una copia spedita via email?
Poi però ho scoperto sul blog del ministro Brunetta questo commento: “il medico, dopo aver fatto online (i certificati), LI DEVE STAMPARE E CONSEGNARE AL PAZIENTE!! E poi il paziente deve recapitarli! Ma quale risparmio di carta!!"
Questo mi preoccupa: se effettivamente è indispensabile stampare, firmare e spedire il certificato perchè il medesimo abbia valore, anzichè ricorrere a firma elettronica e simili, quello sì è inaccettabile. Ho chiesto informazioni a Mauro Pecchioli, medico e autore del software gestionale per ambulatori Medica 2, che mi ha risposto:
Mauro: Sì, le cose stanno così. La fase finale prevede la stampa dell’attestato, da consegnare al paziente.
Stop: Ma è davvero obbligatorio continuare a stampare e spedire anche la copia cartacea?
Mauro: Sì. Recentemente, l’INPS ha anche comunicato, a un collega che finora aveva sempre stampato e consegnato al paziente solo il singolo foglio dell’attestato del certificato di invalidità compilato online, che deve stampare e firmare anche il certificato, che credo stia in tre fogli. Per saperne di più basta andare sul sito nazionale o su quello fiorentino dei Medici di Famiglia, o leggere i documenti ufficiali. La regola è che “il medico curante, alla restituzione del numero di certificato, rilascia al lavoratore copia cartacea: A) dell’attestato di malattia per il datore di lavoro, privo di diagnosi; B) del certificato di malattia per l’assistito che contiene i dati della diagnosi e/o il codice nosologico”.
Stop: Che succederà a luglio, quando dovrete compilare in questo modo anche i certificati di malattia oltre a quelli di invalidità?
Mauro: Che per ogni certificato di malattia dovremo impiegare (a essere ottimisti) 3-6 minuti, contro i 30-40 secondi di quelli cartacei, per compilarli online e stamparli!
Stop: Quindi, almeno per ora, il famoso risparmio di carta…
Mauro: È tutto e solo a vantaggio dell’Inps, mentre il medico deve sprecare il suo tempo (oltre a carta, inchiostro e usura stampante) per superare disservizi telematici e di programmazione, invece di fare il medico.
Stop: Stampa a parte, come mai ci vuole così tanto per compilare i certificati? È solo un problema di connessione a Internet del sito?
Mauro: Connessione a parte, l’interfaccia di compilazione mi sembra fatta in fretta e furia, senza criteri di ergonomia ed efficacia per noi utenti finali. Insomma, nessuna comunicazione fra chi ha scritto le regole e chi deve effettivamente applicarle. Oltre a questo, c’è la beffa che dobbiamo comunque stampare i certificati, vanificando il principio del portare tutto online.
Stop: Cosa intendete fare ora?
Mauro: Continuare a protestare, perché i politici e lo stesso sindacato FIMMG si accorgano che ci avevano preparato un vestito che ci impedisce di lavorare. Stiamo anche raccogliendo firme per una lettera di protesta a Brunetta, per avere chiarimenti e continuare ad essere professionisti della salute e non essere trasformati in impiegati.
Stop: In teoria, questa potrebbe essere soltanto una inevitabile fase transitoria, tipo: “in questi primi mesi e solo in questi, finchè non saremo sicuri che tutto funziona a dovere, continuate a fare anche i certificati cartacei”. Però, se è così, perché non c’è (almeno online) alcuna dichiarazione che l’interfaccia è in via di miglioramento, o che da luglio si potrà smettere di stampare, magari usando la Posta Elettronica Certificata? Almeno finora, questo caso sembra molto simile a quello dei giudici di pace online: anche lì compilare i moduli online serve solo a stamparli per poi consegnarli a mano. Meno male che oggi c’è Internet…
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