Il vero effetto di Internet sul Cattolicesimo (o qualsiasi altra religione)

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La Guida del perdente online che ho appena scritto è nata anche come reazione a una visione di Internet (covo di pervertiti e facinorosi, giocattolo per perdere tempo o mero strumento di lavoro…) estremamente riduttiva.

Una prova che gli effetti delle tecnologie digitali sono molto più profondi sta in come stanno influenzando la sfera religiosa, in modi ancora spesso ignorati da blog e mass media tradizionali. Nelle righe che seguono troverete alcune prove di questa tendenza per quanto riguarda il Cattolicesimo ma il discorso di fondo vale, immagino, per qualsiasi altra religione (vedi ultimo paragrafo).

Di Chiesa Cattolica e Internet ogni tanto si parla anche in TV ma spesso superficialmente, fermandosi a iniziative che, pur benvenute e lodevolissime, sono solo estensioni a un nuovo mezzo di comunicazione di quanto già avveniva prima dei computer. I filmati ufficiali del Vaticano su YouTube, le repliche via Internet di stazioni radio e TV come TeleRadio Padre Pio, i programmini per recitare il Rosario su iPhone o usare il breviario su Android o il supporto spirituale su problemi digitali come “Scaricare film da internet, o comprare cd pirata, è peccato?", hanno tutti qualcosa in comune: usano la tecnologia digitale che c’è, accettandola così com’è nelle sue forme più popolari, per trasmettere le stesse informazioni e “servizi” di prima e nello stesso modo di prima, dalla Chiesa ai fedeli.

Mentre l’informazione di prima serata TV si ferma a questo, stanno avvenendo anche altre cose a un livello diverso e più interessante, anche per i loro potenziali effetti concreti nel medio/lungo periodo. Il Vaticano aveva notato già nel 2002 che “la configurazione tecnologica che sottintende ad Internet è strettamente legata ai suoi aspetti etici” (“Etica e Internet”). Negli anni successivi altre voci all’interno della Chiesa hanno iniziato a chiedersi se il suo linguaggio ufficiale in materia di Comunicazioni Sociali non sia ancora troppo unidirezionale, da “professionisti” che devono dare istruzioni ai fedeli nel modo più efficace possibile, anzichè parlare con un mondo in cui la comunicazione avviene ormai “da molti a molti” (Fr. J. Fox, SDB, “Digital Virtues”).

Il fatto che certe riflessioni non siano un caso isolato ma una tendenza sembrerebbe essere confermato da notizie più recenti. A giugno 2009 il Cardinale Hummes, Prefetto per la Congregazione del Clero, ha annunciato che si sta valutando la possibilità di introdurre corsi su questi temi per sacerdoti e seminaristi, per rimanere testimoni consapevoli ed efficaci del Vangelo anche nell’epoca digitale. E il tema scelto da Papa Benedetto XVI per la giornata delle comunicazioni sociali 2010 è “Il sacerdote e la pastorale nel mondo digitale: i nuovi media al servizio della Parola”.

Iniziative del genere, a quei livelli, potrebbero contribuire a dialoghi e relazioni più strette e profonde fra Chiesa e fedeli, in cui oltre alle “comunicazioni unidirezionali”, certamente non sostituibili, ci sono sacerdoti che, secondo Hummes, “navigano accanto all’uomo del digitale nel grande mare della comunicazione”. Un’evoluzione del genere sarebbe molto più profonda e importante dei casi citati all’inizio dell’articolo. Un altro campo di indagine che potrebbe portare risultati interessanti è quello sulla natura delle tecnologie digitali: sono strumenti neutrali? Si possono utilizzare senza problemi quelle più popolari, senza preoccuparsi di come funzionano, oppure è necessario fare attenzione? Domande di questo tipo sono quelle che hanno portato l’autore di questo articolo a studiare le affinità fra dottrina Cattolica e Software Libero da cui è nato il Progetto Eleutheros per un approccio Cattolico all’informatica.

Nessuno dei progetti appena menzionati produrrà effetti visibili nel breve periodo, ma attività come quelle potrebbero avere molte più conseguenze per chi è religioso della semplice distribuzione di contenuti e notizie anche via Internet. Vedremo. Nel frattempo, qui su Stop! vorremmo saperne di più sull’impatto di Internet anche su altre religioni: se avete link e informazioni rilevanti fatecelo sapere!

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