All Posts

Se AGCOM facesse pagare Whatsapp..

…a me, in fondo, non dispiacerebbe. Non perchè pensi che AGCOM abbia ragione (vedi fine post). Ma perchè usare il proprio numero di telefono come account per la messaggistica istantanea via Internet mi pare, francamente, un’idea talmente arretrata e cretina in sè, che stroncarla sarebbe un bene comunque.

Corriere di ieri a pagina 5...

Fra le tante norme di legge più o meno balenghe già in vigore o proposte in questo periodo ce n’è una secondo la quale chiunque volesse “riportare semplici link ad articoli del Corriere, di Repubblica e di altri grandi giornali” dovrebbe prima:

Traduzione polemica della dichiarazione del Presidente AGCOM

Traduzione polemica della dichiarazione del Presidente AGCOM /img/italia.jpg

Angelo Marcello Cardani, Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nella sua relazione annuale al Governo ed al Parlamento, ha dichiarato che potremmo diventare in pochi anni un “Paese ad alfabeto pienamente digitale” grazie soprattutto “ai giovani bandivori, i più attendibili traghettatori verso la modernità”.

AGCOM, l'agenzia delle comunicazioni che nel 2012 comunica come nel secolo scorso

Stamattina Paolo, un cittadino italiano, ha scoperto una cosa interessante. In teoria AGCOM, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, consente di denunciare violazioni della normativa di settore da parte degli operatori di telecomunicazioni a tutti, qualunque software usino. Per effettuare tali denunce occorre, dice il sito AGCOM:

AGCOM: quanti italiani hanno capito chi vuole colpire davvero?

AGCOM, l’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni, dovrebbe adottare domani una nuova disciplina sulla protezione dei diritti d’autore online che avrebbe, diciamo così, qualche problemino. Sintetizzando al massimo dalle ottime spiegazioni di Guido Scorza che vi chiedo di leggere per intero, ovvero Golpe sul web: fermiamoli e AGCOM, lo chiamavano Trinità, AgCom, gerarchi d’autore, il “problemino” consiste nel fatto che: