Quello che manca da quel Manifesto dei Genitori

Un gruppo di genitori ha appena pubblicato un Manifesto su come “educare i figli nel complesso mondo dei Social Media”. Mi pare una buona proposta, da leggere e mettere in pratica, però gli manca una cosa fondamentale.

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Mi spiego: il manifesto è scritto chiaramente, bilanciato e positivo (cioè più che “divieti” propone suggerimenti di cose concrete da fare). Però non ci riconosco alcuna consapevolezza della prima cosa da cui si difendersi, nè suggerimenti al riguardo. Quando si parla di social media e social network, la prima cosa da cui difendersi, perché è quella che succede sicuramente, a tutti, non è cyberbullismo, pedofili, fake news, solitudine, alienazione e via dicendo. Sono i social network stessi, ovvero il continuo controllo che esercitano sui loro utenti, per statuto, e che non è toccato minimamente da “gruppi privati” e altre amenità del genere.

Per capire di che parlo, e nella speranza che certi consigli vengano aggiunti a quello e tutti gli altri manifesti dello stesso genere, leggetevi questi post:

Nota Bene:

I post qui sopra sono tutti esempi da Facebook e Whatsapp (che comunque è sempre Facebook, come Instagram) semplicemente perché quelli sono i social media più usati in questo periodo in Italia, ma il discorso vale per qualsiasi piattaforma che funzioni nello stesso modo!