Come personalizzare le notizie di Facebook (infografica)
È possibile personalizzare le Notizie che Facebook ci mostra. Ecco come fare, e soprattutto perché, spiegato nel modo più semplice possibile.
A gennaio 2018 il pannello “Preferenze” in cui puoi personalizzare la tua sezione Notizie di Facebook ha cinque sezioni. Ecco i loro nomi, e a cosa servono:
- Decidi chi vedere prima di tutti: Per favore, aiuta Facebook a controllarti meglio, gratis. Per esempio, dicendogli quali altri utenti o fonti di notizie ti convincerebbero più facilmente a comprare qualcosa
- Non seguire più le persone per nascondere i loro post: Per favore, aiuta Facebook a controllarti meglio, gratis. Per esempio, spiegandogli come stringerti ancora di più il paraocchi, per farti vedere ancora meno di quanto sta accadendo realmente intorno a te
- REntra di nuovo in contatto con le persone che non segui più: Per favore, aiuta Facebook a controllare meglio I TUOI CONTATTI, gratis. Più siete tutti connessi, più dati Facebook riesce a prendervi su tutti gli altri. Se non sei il cliente, il prodotto sono i tuoi amici
- Scopri le Pagine che corrispondono ai tuoi interessi: Per favore, aiuta Facebook a controllarti meglio, gratis. Per esempio, dicendogli quali aziende, partiti politici, siti di bufale o altre organizzazioni sarebbero più interessate a farsi vedere da te
- Vedi altre opzioni: Per favore, aiuta Facebook a controllarti meglio, gratis. Puoi farlo in tanti altri modi!
E per finire…
- In generale, “Educare” Facebook significa aiutarlo
- Se pensate che sia questa la prima pagina che chiunque cerchi informazioni online su “come personalizzare le Notizie di Facebook” dovrebbe vedere in Google & C, condividetene il link su altre pagine web, social network e così via.
- Chiamare “infografica” quella figura è una leggerissima critica, appena appena velata, alla pretesa di chiamare infografiche anche quelli che non sono altro che vecchie presentazioni PowerPoint, ma con le slide incolonnate verticalmente, o quei brani di testo che sarebbero molto più leggibili e condivisibili se rimanessero testo, anzichè essere “condivisi” come immagine.