500mila emendamenti, tutti incollati a mano

In questi giorni tutti spiegano che i 500mila emendamenti fatti al computer da Calderoli e altri al DDL sulla riforma costituzionale sarebbero uno spreco da un milione di Euro. Forse, però, nella fretta di spiegarlo non hanno visto un altro spreco.

Voi lo sapevate che al Senato, per gestire quella montagna di testi, sono state allestite:

*“nuove postazioni speciali di lavoro per chi ha ricevuto l’ingrato compito di catalogare e selezionare 513.449 emendamenti: due schermi collegati a un solo computer per trascinare «a pettine», da un file all’altro, gli emendamenti di tutti i gruppi (circa 3 mila) nell’indice naturale costituito da 15 cd consegnati alla commissione da Calderoli con mezzo milione di proposte emendative…l’obiettivo di produzione dei 150 addetti coinvolti (NdR: anche spostandogli le ferie) è quello di arrivare 50 mila emendamenti catalogati”**. Riuscite a vedere cosa significa?

500mila emendamenti da… TRASCINARE?

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Dimenticate per un attimo questi 500mila emendamenti e il fatto che, questa volta, la colpa è dei giochetti col computer di Calderoli. Quella frase che avete appena letto significa che al Senato ci sono fino a 150 persone (pagate pure bene, se gli stipendi da quelle parti son questi) che “trascinano a pettine”, cioè fanno copia e incolla A MANO degli emendamenti, tutte le volte che c’è una legge da discutere, mica solo questa. Invece di esserci UNA norma che obblighi a presentare gli emendamenti già formattati in maniera tale che l’indice, anche solo provvisorio, possa generarlo automaticamente, in 30 secondi qualsiasi computer da poche migliaia di Euro. Perché?