Nativi digitali, Windows 8 e rifiuti elettronici spiegati da una cassiera

Una mia cara amica, sui 45 anni, lavora come cassiera in un superstore all’interno di un enorme centro commerciale. Lì, come in tantissimi altri negozi, le “casse” sono in realtà minicomputer speciali con touchscreen e un’interfaccia grafica fatta su misura, connessi al database centrale, che aggiorna inventario e ordini di acquisto in tempo reale. Inoltre, per ragioni come abilitare garanzie o sconti, quasi ogni vendita comporta l’inserimento manuale di testo o altri dati numerici.

L’anno scorso tutta quella catena di superstore è stata venduta in blocco a una multinazionale. Le “vecchie” casse sono state subito sostituite con le stesse già in uso in tutti gli altri negozi del gruppo, anche all’estero.

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La nuova cassa ha un touchscreen fichissimo: più bello, colorato e preciso dei vecchi, con tastiera virtuale incorporata. Inoltre, la nuova interfaccia grafica ha molti più “livelli” della prima. Sembra molto Windows 8, insomma. Ah, e poi per i dinosauri c’è anche una tastiera vera attaccata sotto, sul piano della cassa.

Perché in teoria, per la sua azienda questa mia amica sarebbe un dinosauro, un peso morto, un problema: ha il doppio degli anni di gran parte dei suoi colleghi, “nativi digitali” spesso laureati o quasi, che costano molto meno e non distinguono i superiori capaci dagli altri.

Questo, in teoria. Nella realtà, da quando c’è il nuovo sistema, questa amica e i suoi pochi colleghi con lo stesso profilo sono gli unici che ancora incassano, cioè fanno guadagnare i nuovi proprietari, quanto prima se non di più.

Perché lei, oltre a saper trattare i clienti, conosce a menadito quella tecnologia innovativa, ma estremamente complessa e per questo quasi sconosciuta, nota come “Combinazioni di tasti veloci”. Questo le permette di lavorare senza staccare mai le mani dalla tastiera fisica, che spesso nemmeno guarda, stressando braccia e polsi il meno possibile. È per questo che lei, passando come un fulmine da una schermata all’altra, serve molti più clienti all’ora dei colleghi “nativi digitali”.

Loro, invece, che non staccano le dita dallo smartphone nemmeno sul lavoro, dei tasti veloci non hanno mai sentito parlare, ma non è quello il problema. Loro, pare, non arrivano proprio ad accorgersi o ad accettare che la mia amica non solo va molto più veloce, ma fa anche molti meno errori, perché NON usa il touchscreen. Quando la guardano lavorare, mi dice divertita, quasi si spaventano: “Usi la TASTIERA VERA?!? Perché?!?".

Poi, girandosi verso la loro cassa, ricominciano ogni volta a pretendere di usare solo la tastiera su schermo e vanno molto più lenti (=minori incassi e clienti inc…ati), sia perché è più stancante sia perché prima o poi devono usare per forza anche la tastiera fisica.

Questa storia vera potrebbe tranquillamente finire qui, perché già così commenta egregiamente tante frottole su produttività e mercato del lavoro. Già che ci siamo, però, permettetemi comunque di spiegarvi…

Che c’entra con Windows 8 e i rifiuti elettronici?

Come vedete dalle schermate, Microsoft presenta proprio questo poter spostare le dita da schermo a tastiera e viceversa anche in normali computer da tavolo come un gran vantaggio di Windows 8. La storia qui sopra invece, oltre al suo valore intrinseco, spiega perché e quando (non di rado) quella proposta è una boiata.

In generale, ogni nuova versione di Windows almeno da Vista in poi ha riempito le discariche di rifiuti speciali senza una reale necessità. Questo “touchscreen da tavolo” di Windows 8 è uguale ma peggio, perché, oltre a farli spendere, rallenterebbe molti utenti.

Spiegazione extra aggiunta l'11/2/2013: ma vi immaginate che fatica e che lentezza, se state seduti a un tavolo, a dover toccare continuamente un monitor davanti a voi? Anche SE non doveste usare la tastiera, sarebbe molto più efficiente un mouse, no? E allora perché spendere per un touchscreen… da tavolo?

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Molto probabilmente, se ancora usate un laptop o computer da tavolo è proprio perché tablet o smartphone non vi basterebbero: se è così, e se Windows 8 vi serve comunque per altri motivi, almeno non sostituite lo schermo con uno touchscreen credendo che vi aiuterà. Di soldi ne abbiamo sempre meno, di rifiuti elettronici già troppi.