Quando nemmeno il libraio sa che cos'è il diritto d'autore

Ci risiamo. Dopo EMCA, dopo Repubblica, dopo Google e Polizia delle Comunicazioni, ritrovo la bufala che “scaricare gratis = sempre illegale” su siti che dovrebbero saperne di più.

La pagina Cos’è l’eBook di IlLibraio.it dice testualmente (grassetto mio):

Un eBook è un libro digitale e può essere disponibile in diversi formati di file concessi in licenza all’utente dietro pagamento delle relative tariffe (tasse applicabili incluse).

Questo non è vero. Potrebbe essere vero per gli ebook disponibili su quel particolare sito, ma comunque non è vero che per avere legalmente un libro digitale si debba sempre, per forza, pagare qualcosa. Più precisamente, non è affatto vero che la licenza d’uso di un’opera protetta da diritto d’autore si possa avere solo pagando. Copyright non significa “PAGA! TUTTO! PER SEMPRE!”. Significa (*) “ho il diritto, se lo voglio e per un certo tempo, di chiedere un pagamento per l’uso di questa mia opera creativa”. Ma esistono anche licenze d’uso come Creative Commons per un uso più flessibile di quei diritti.

Internet è piena di libri e altre opere digitali che si possono scaricare legalmente gratis, e spesso anche modificare e ridistribuire, anche se sono tutelati dal diritto d’autore. Potete trovarle su Creative Commons, nel Progetto Gutenberg qui per testi scolastici in italiano e in tanti altri posti. Certo, sono ancora di meno di quelli da pagare, ma in parte è anche perché, per disinformazione, molti non sanno che è possibile farli o chiederli.

Non è vero che “Un eBook è un libro digitale e può essere disponibile in diversi formati di file concessi in licenza all’utente dietro pagamento delle relative tariffe". Come fa a non saperlo un Libraio?

(*)sì, sto semplificando parecchio, ma è necessario e non cambia il concetto di fondo.